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Impianto geotermico nell’Università di Nottingham

Energie rinnovabili di
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Geothermal International ha studiato e messo a punto un impianto in grado di sfruttare il calore immagazzinato dall’acqua del laghetto presente vicino all’edificio


Il Jubilee Campus dell’Università di Nottingham è una struttura dal design eco sostenibile di altissimo livello, tanto da aver ricevuto importanti riconoscimenti e premi, tra i quali l’Energy Globe Award e il Millennium Marque Award for Enviromental Excellence.

Tra gli aspetti ecologici di maggior rilievo si osserva l’integrazione di diverse soluzioni di energia rinnovabile: sul piano geotermico si ha l’impiego di sonde da bacino acquifero superficiale per ricavare raffrescamento e riscaldamento, a livello fotovoltaico, invece, si ha l’utilizzo di pannelli per il recupero di energia dal sole utile all’approvvigionamento energetico.

Ma si osserva anche l’impiego di un particolare manto erboso su alcune parti dell’edificio che consente di mantenere stabili le temperature in ogni momento dell’anno, un sistema molto più efficace delle tradizionali tecniche d’isolamento. I sistemi di ventilazione degli edifici, infine, sono super efficienti e a bassi consumi e prevedono lo spegnimento automatico dell’aerazione in caso di apertura manuale delle finestre nelle stagioni meno fredde.

Per quest’importantissimo progetto dal design interamente ecosostenibile Geothermal International ha studiato e messo a punto un impianto geotermico “chiavi in mano” in grado di sfruttare il calore normalmente immagazzinato dall’acqua del laghetto presente vicino all’edificio impiegandolo per il riscaldamento/raffrescamento dei locali dell’università.

I consumi energetici di un polo universitario sono indubbiamente elevati, soprattutto in termini di riscaldamento e raffrescamento viste le grandi dimensioni degli ambienti. In un contesto di questo tipo, l’impiego di risorse energetiche rinnovabili, oltre a essere un’ottima occasione di risparmio economico, diventa anche un eccellente esempio di impegno per il rispetto dell’ambiente.

La presenza di bacini idrici a ridosso dell’edificio ha reso possibile garantire l’approvvigionamento energetico sia per il riscaldamento che per il raffrescamento mediante l’impiego di sonde geotermiche da immersione in bacino.

Grazie alla particolare conformazione del territorio, Geothermal International ha potuto proporre una soluzione tecnica particolarmente vantaggiosa in termini di costi di realizzazione e d’investimento. Il costo d’installazione, infatti, è notevolmente ridotto rispetto all’impiego di sonde geotermiche a circuito chiuso verticale, perché non si devono sostenere gli elevati costi delle perforazioni in profondità. Il costo operativo, in questo caso, è solo relativo all’immersione delle piastre nei bacini idrici. La soluzione impiegata consente, a fronte dell’impiego di 28 piastre in acciaio inossidabile, di ottenere 684 KW annui per il riscaldamento e 913 KW annui per il raffrescamento.

Descrizione dell’impianto geotermico
- 28 piastre Slim Jim SJ10T in acciaio inossidabile da H122cm x L457cm x P1cm da immersione in bacino idrico di 5600m2 di area

 

- 10 pompe di calore Water Furnace, di cui 6 da EKW130 e 4 da EKW90

 

- tubature a circuito chiuso per il trasferimento del calore dal bacino alle pompe poste nel locale tecnico

 

- 684 KW annui garantiti per il riscaldamento

 

- 913 KW annui per il raffrescamento

Geothermal International, considerate le esigenze energetiche del cliente e la particolare conformazione del terreno d’interesse, ha optato per l’impiego di sonde geotermiche da immersione in bacino idrico superficiale.

I circuiti a bacino acquifero si basano sullo sfruttamento termico dell’acqua, come fiumi, laghi o stagni. Sebbene l’acqua dei bacini idrici vada incontro a variazioni di temperatura maggiori rispetto all’acqua di falda, presenta comunque temperature relativamente costanti nel corso dell’anno, assicurando buoni rendimenti.

Le piastre sono state assemblate mantenendo una distanza tra loro di circa 25 cm e immesse nel bacino a una profondità di 1, 4 m. Per evitare il contatto delle piastre con il fondale del lago sono stati applicati dei sostegni con funzione di rialzo. Lo scambio di calore con l’acqua in questo caso avviene attraverso le piastre stesse; il calore così acquisito viene trasferito nel locale tecnico alle pompe di calore mediante delle tubazioni in polietilene poste orizzontalmente nel terreno a una profondità di circa 1,5 m. La pompa di calore cederà o assorbirà il calore così immagazzinato a seconda delle impostazioni stabilite dall’utente.

All’interno dell’edificio il calore o l’aria raffrescata sono diffusi mediante sistemi a ventilazione efficiente. La presenza del tappeto erboso con funzione coibentante garantisce il mantenimento della temperatura interna così ottenuta, evitando le inutili dispersioni tipiche degli edifici non a risparmio energetico.

Vantaggi ambientali
Questo sistema geotermico consente l’ottenimento di una buona portata energetica con basse emissioni di CO2 rispetto ai tradizionali sistemi adottati per il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti. E’ possibile stimare una diminuzione di ben 380 tonnellate l’anno di CO2 nell’ambiente.

Vantaggi economici
La realizzazione dell’impianto geotermico è costata 668.000,00 €. Il risparmio energetico derivante dal suo impiego equivale a circa 89.000 € annui. Ciò equivale a ipotizzare dei tempi di payback relativamente brevi, nell’ordine di circa una decina d’anni. Se a questi valori sottraiamo i costi di un impianto tradizionale di riscaldamento e raffrescamento, il payback si accorcia a 4 anni.