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Infrastrutture: via libera del Consiglio di Stato al decreto sulle terre e rocce da scavo

Lavori pubblici di
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Ciaccia: “Siamo impegnati come Governo a introdurre nuove normative tese ad accelerare la realizzazione di infrastrutture nel rispetto della tutela dell’ambiente”

Arriva il via libera del Consiglio di Statoal decreto che regolamenta l’utilizzo delle terre e rocce da scavo. Il decreto - che sarà firmato nei prossimi giorni dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministro dell’Ambiente - consentirà una forte accelerazione nella realizzazione di importanti infrastrutture, in particolare  dove siano presenti scavi in galleria.

Infatti il materiale da scavo, qualora conforme alle prescrizioni previste nel Codice dell’ambiente, non verrà più considerato come rifiuto e potrà essere riutilizzato per la realizzazione di opere, quali i rilevati stradali.

Finora considerare il materiale di scavo automaticamente come rifiuto ha determinato  forti rallentamenti nella esecuzione delle opere, in quanto doveva essere previsto già nella fase di scavo lo smaltimento in discarica del prodotto rimosso, con notevoli difficoltà nel reperimento di siti idonei.

La nuova normativa, che attua le recenti disposizioni introdotte dall’articolo 49 del decreto-legge n. 1/2012 “liberalizzazioni”, consentirà invece di ridurre i costi di questi materiali che essendo considerati come sottoprodotto potranno essere trasportati all’interno del cantiere e verso i siti di stoccaggio con costi meno onerosi.

Siamo impegnati come governo - ha dichiarato il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Mario Ciaccia - a introdurre nuove normative tese ad accelerare la realizzazione di infrastrutture nel rispetto della tutela dell’ambiente. In questo modo favoriamo crescita sostenibile e facilitiamo il lavoro di tante imprese.

Riformare la normativa sul fronte delle infrastrutture e sbloccare risorse per investimenti significa costruire sviluppo e crescita nel breve oltre che nel medio e lungo periodo e queste restano le nostre principali priorità".