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Interrogazione alla Camera sulle infrastrutture al Sud: vanno ripristinate le risorse

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E’ stato chiesto al Governo di rilanciare le opere pubbliche con il ripristino delle risorse originarie. In risposta, il Governo ha sottolineato l'assegnazione di 413 mln per le piccole e grandi opere nell'area


In Aula della Camera dei Deputati si e` svolta un`Interrogazione a risposta immediata (n. 3-01479, primo firmatario l`On. Sergio Michele Piffari del Gruppo parlamentare IdV), con la quale si e` chiesto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ``se non si ritenga necessario provvedere allo sblocco delle risorse per rilanciare il settore delle costruzioni, ripristinando le risorse attualmente ridotte per la realizzazione delle opere infrastrutturali del Mezzogiorno, al fine di avviare un processo di riequilibrio delle dotazione di infrastrutture dell`area``.
 
Nelle Premesse dell`Interrogazione viene, in particolare, evidenziato che:

- ``per l`attuale Governo, il rilancio delle infrastrutture doveva essere il volano della ripresa economica del nostro Paese. In realta` si e` in presenza di un sostanziale fallimento: a dieci anni dalla «legge obiettivo» risulta completato solo il 20 per cento dei lotti, mentre per un altro 55 per cento di opere il cantiere non e` mai stato neppure aperto``;

- ``il recente rapporto Ance sulle infrastrutture sottolinea come «la situazione dei programmi regionali del Fondo per le aree sottoutilizzate (Fas) del Mezzogiorno risulta molto piu` allarmante»``;

- ``sempre secondo l`Ance, gli investimenti pubblici in costruzioni sono - in valore assoluto - i piu` bassi degli ultimi 20 anni``;

- ``lo stesso Paolo Buzzetti, presidente dell`Ance, in un`intervista dell`ottobre 2010, dichiarava: «C`e` un grande fermo nel mercato italiano delle opere pubbliche. Il rallentamento e` colpa di lavori che non ci sono. In tre anni gli investimenti sono calati circa del 20 per cento, e di oltre il 30 per cento nell`edilizia abitativa». E ancora: «si sono chiusi tutti i rubinetti pubblici.

Dei circa 12 miliardi deliberati dal Cipe nel 2009, in cui c`era un impegno del Governo per le grandi e piccole opere (tra cui 1 miliardo per le scuole), poco o nulla e` stato trasformato in cantiere». E ancora: «le imprese piu` grandi e strutturate stanno cercando sempre di piu` di lavorare all`estero, perche` qui non c`e` lavoro. Alcune grandi imprese sono arrivate a effettuare all`estero piu` del 50 per cento dei lavori e la forbice Italia-estero si sta allargando";

- ``il 1° dicembre 2010 si e` svolta una manifestazione davanti alla Camera dei deputati, organizzata dall`Ance, dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni imprenditoriali di tutta la filiera delle costruzioni, per lanciare l`allarme e richiamare l`attenzione del Parlamento e del Governo sulla crisi senza precedenti che sta subendo il sistema delle costruzioni: circa 30 miliardi di euro di investimenti in costruzioni in meno in quattro anni, oltre 250 mila posti di lavoro persi nelle costruzioni e nei settori dei materiali da costruzione, oltre 300 per cento in piu` di utilizzo degli ammortizzatori sociali ed altro``.

Risposta del Governo
Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ha evidenziato che:

- il valore aggiornato delle opere del Programma infrastrutture strategiche e` oggi pari a 233 miliardi di euro, con circa 93 miliardi di risorse disponibili e che sono 228 i progetti di opere effettivamente avviate del costo complessivo di oltre 77 miliardi di euro;

- ``a partire dal 2009, i fondi FAS sono stati utilizzati per l`edilizia scolastica, per il terremoto de L`Aquila, per l`edilizia carceraria, per le ferrovie, per la Tirrenia, per l`incremento dei prezzi dei materiali da costruzione e per progetti infrastrutturali localizzati nel Mezzogiorno del Paese``;

- ``il valore globale dei progetti infrastrutturali supportati dai fondi FAS, a partire dal 2009, pari a 7 miliardi e 121 milioni di euro, ha visto assegnata al nord la quota del 15% e al Mezzogiorno quella dell`85%, cioe` oltre 6 miliardi di euro``. Una parte di tale ultima quota, pari a 413 milioni di euro, e` stata assegnata al primo stralcio delle piccole e grandi opere del Mezzogiorno con delibera registrata dalla Corte dei conti e di cui si stanno attivando le procedure per l`affidamento dei lavori.
 
Con particolare riguardo al sistema delle costruzioni, il Ministro ha, infine, annunciato che ``il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rende noto che il Governo, in uno dei prossimi Consigli dei Ministri, presentera` nuove ed ulteriori iniziative al fine di attivare, con un Piano casa 2, investimenti rivolti alle piccole e medie imprese, che consentiranno il rilancio del settore``.