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Osservatorio sulle partite Iva: la sintesi dei dati di maggio

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Nuove aperture in flessione. Il 40% di esse è localizzato al Nord, il 22,4% al Centro e il 37,6% al Sud e nelle Isole. Il 71,8% è stato aperto da persone fisiche

Nel mese di maggio 2016 sono state aperte 47.339 partite Iva e, in confronto al corrispondente mese dell’anno precedente, si registra una lieve flessione (-3,1%). Questo e altri dati sono contenuti nell’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulle partite IVA, diffuso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

La distribuzione per natura giuridica mostra che il 71,8% delle nuove partite Iva è stato aperto dalla persone fisiche; il 22,6% dalle società di capitali e il 4,9% dalle società di persone. La percentuale dei “non residenti” e “altre forme giuridiche” è pari allo 0,7%. Rispetto al maggio 2015, si osserva un incremento di avviamenti per le società di capitali (+15,2%) e le società di persone (+1,7%), mentre si registra un calo di aperture per le persone fisiche (-7,8%).

Riguardo alla ripartizione territoriale, il 40% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,4% al Centro ed il 37,6% al Sud ed Isole. Rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente alcune regioni presentano incrementi assai consistenti. E’ il caso della Basilicata (+49,6%), del Molise (+26,7%) e della Sardegna (+13,8%). Significative flessioni permangono in Calabria (-38%), Puglia (-25,9%) e Campania (-4,2%).

In base alla classificazione per settore produttivo il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva (21,7% del totale), seguito dall’agricoltura (15,8%) e dalle attività professionali (12,4%). Confrontando i dati con le aperture del mese di maggio 2015, si registrano incrementi significativi nelle attività immobiliari (+27,6%), nell’istruzione (+16,3%) e nelle attività artistico-sportive (+15,1%); si segnalano invece cali di avviamento nell’agricoltura (-23,8%), nella sanità (-7,2%) e nei servizi alle imprese (-6,1%).

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è sostanzialmente stabile: il 38% delle partite Iva è stato aperto da soggetti di sesso femminile. Il 45,5% degli avviamenti è riferito ai giovani fino a 35 anni e il 34,2% a soggetti tra 36 e 50 anni. Rispetto al corrispondente mese dello scorso anno, la distribuzione per classi di età evidenzia un consistente calo di aperture per quella più anziana (-47,2%), mentre per la classe più giovane la diminuzione è solo dello 0,7%.

Il 16,7% di coloro che a maggio hanno aperto una partita Iva risulta nato all’estero. I soggetti che hanno aderito al regime agevolato forfetario risultano 15.124, pari a circa il 32% del totale delle nuove aperture, con un aumento del 17,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.