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Piano Città: firmati anche i contratti per Verona, Pavia, Pieve Emanuele e Matera

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Salgono così a 10 su 28 i Contratti di valorizzazione urbana: Il Piano è destinato ad attivare 4,4 miliardi di investimenti nelle aree degradate contribuendo a rilanciare l’economia e l’edilizia


Altri quattro Comuni hanno sottoscritto i Contratti di valorizzazione per ottenere l’assegnazione delle risorse finanziarie necessarie ad avviare le opere di riqualificazione urbana nell’ambito del Piano città, il programma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dedicato alla rigenerazione delle aree urbane degradate fortemente voluto dal ministro, Corrado Passera, e dal Vice Ministro, Mario Ciaccia. Verona, Matera, Pieve Emanuele (MI) e Pavia potranno, in tal modo, dar corso alle gare di appalto per assegnare i lavori.

Salgono così a 10 su 28 - afferma Ciaccia - i Contratti di valorizzazione urbana del Piano città già perfezionati: si aggiungono altre 4 tessere di un mosaico destinato ad attivare 4,4 miliardi di investimenti nelle aree degradate contribuendo a rilanciare l’economia e l’edilizia”.

In particolare, per quanto riguarda Verona, la proposta presentata dal Comune è variamente articolata e prevede interventi per l’incremento della dotazione infrastrutturale (con ottimizzazione dei sistemi di trasporto pubblico locale), per il miglioramento della dotazione di servizi e per la riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. In particolare per ridurre i fenomeni di tensione abitativa, marginalizzazione e degrado sociale, il finanziamento concesso con il Piano città per circa 7,9 milioni, prevede interventi volti al recupero di alloggi sfitti, al fine di consentire nuove assegnazioni.

Anche attraverso l’Azienda Gestione Edifici Comunali verranno attivate forme di partecipazione degli inquilini, per coinvolgerli nel processo di recupero urbano e con l’intento di ricreare un contesto di fiducia con le istituzioni. Gli interventi di risanamento, volti principalmente al tema del risparmio energetico e al miglioramento della fruibilità degli spazi, miglioreranno sensibilmente le condizioni di vita di oltre 500 famiglie (pari a circa 1.500 abitanti) localizzate nei quartieri posti a nord-ovest del centro storico, lungo l’asta del fiume Adige e nel quadrante sud della città (via Monreale, via Spagnolo, complesso residenziale SAVAL, via Caprioli, via Tunisi, Stradone S. Lucia).

I progetti proposti dal Comune di Matera mirano alla riqualificazione del Borgo rurale “La Martella” (progettato da Ludovico Quaroni) attraverso interventi infrastrutturali finalizzati a restituire al Borgo la dignità di realtà urbana, nella sua completezza di servizi, infrastrutture per il sociale e spazi per la cultura.

In particolare con il finanziamento concesso dal Piano città, 8,9 milioni, è prevista la realizzazione di 8 alloggi di edilizia pubblica, la riqualificazione del Teatro-Biblioteca, la riqualificazione di aree destinate a verde attrezzato e infrastrutture. Inoltre è previsto un intervento per la ricostruzione della scuola di Via Bramante (uno dei plessi scolastici più importanti del Comune di Matera frequentato da 600 bambini), che scaturisce dall’ordinanza sindacale dell’agosto 2012, la quale ne ha disposto la chiusura perché giudicata inidonea dal Centro di competenze sul Rischio Sismico della Regione Basilicata.

Per quanto riguarda Pieve Emanuele, la proposta del Comune ha l’obiettivo di interconnettere, recuperare, riqualificare e convertire ambiti urbani. Nel dettaglio, l’ambito urbano oggetto del finanziamento del Piano città per circa 7,5 milioni di euro, è costituito dal centro, ove si prevedono interventi finalizzati alla riorganizzazione del territorio, alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale e al miglioramento della dotazione infrastrutturale, anche con riferimento all’efficienza dei sistemi di trasporto urbano.

Saranno quindi realizzati un Centro Polifunzionale, destinato a servizi pubblici e attività socio-culturali e sportive, compresa la sistemazione delle aree pubbliche esterne, il completamento del collegamento ciclopedonale alla fermata ferroviaria, una rotatoria di accesso al comparto logistico, la rotatoria di accesso alla fermata ferroviaria dalla Strada Provinciale n. 28.

Infine, relativamente, a Pavia, la proposta riguarda la riqualificazione del Monastero quattrocentesco di Santa Clara e prevede tre settori di intervento relativi alla nuova sede della Biblioteca multimediale, ad attività commerciali e terziarie nell’ala ovest e in parte di quella sud, alla realizzazione di 8 residenze a libero mercato. In particolare il finanziamento concesso dal Piano città, pari a 7,25 milioni, riguarda il completamento della ristrutturazione della parte dell’ex complesso monastico per consentire il trasferimento dell’intera Biblioteca Bonetta, trasformata in Mediateca, oltre a funzioni complementari.