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Ricostruzione: ecco come si interverrà sulle caserme

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Ricostruzione: ecco come si interverrà sulle caserme
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Convenzione tra il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016 e la Struttura per la Progettazione di beni ed edifici pubblici del Demanio

I terremoti che hanno colpito il Centro Italia a partire dall’agosto del 2016 non hanno risparmiato nessuna tipologia di edificio. Sono state colpite anche le caserme, che dunque necessitano interventi più o meno pesanti di ricostruzione.

A tal proposito è stata sottoscritta la convenzione tra il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016, Giovanni Legnini, e il Direttore della Struttura per la Progettazione di beni ed edifici pubblici dell’Agenzia del Demanio, Filippo Salucci. La convenzione affida alla Struttura dell’Agenzia la progettazione e il monitoraggio di 39 interventi su caserme e strutture demaniali da ricostruire in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, indicati dall’Ordinanza speciale in deroga n.27 firmata lo scorso 14 ottobre dal Commissario Legnini.

Gli edifici finanziati dall'Ordinanza, che sono soprattutto caserme danneggiate dal sisma, si trovano nei comuni di Camerino, Arquata del Tronto, Montegallo, Fiastra, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Visso, Castelsantangelo Sul Nera, Ussita, Ascoli Piceno, San Severino Marche, Montemonaco, Castignano, Tolentino, Accumoli, Amatrice, Cittaducale, Serravalle del Chienti, Rieti, Fiuminata, Norcia, Sant’Anatolia di Narco, Spoleto, Cerreto di Spoleto, Montereale, Sulmona, Teramo e Castelli. La Struttura per la Progettazione dell’Agenzia Demanio si occuperà delle fasi preliminari, di project management, di supporto tecnico e monitoraggio della maggior parte degli interventi, 39 su un totale di 41 (dei restanti due se ne occuperà l'Arma dei Carabinieri), con l'obiettivo di rendere il processo più snello e coordinato possibile, garantendo allo stesso tempo i più alti standard di sicurezza sismica ed efficienza energetica degli edifici da realizzare o riparare, che in alcuni casi rivestono oltre al ruolo strategico, anche un particolare valore architettonico-artistico.

A coordinare gli interventi dell'ordinanza resta comunque il Tavolo permanente istituito e presieduto dal Commissario Legnini, di cui fanno parte il sub Commissario territorialmente competente (Fulvio Soccodato per Umbria, Abruzzo e Lazio, Gianluca Loffredo per le Marche), il presidente della Regione e il sindaco del Comune interessato, il Responsabile del Polo Sismico dell’Agenzia del Demanio, il direttore dell’Usr regionale, un rappresentante della Soprintendenza dei beni culturali e il Comandante generale dell’Arma dei carabinieri, della guardia di Finanza o il capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, a seconda della proprietà dell’immobile oggetto di intervento.

Il commento del Commissario Legnini

“Si tratta di un'ordinanza importante e innovativa - ricorda il Commissario Legnini - sia per le procedure introdotte, sia per l'impatto che avrà sul territorio, dato che questi presidi sono fondamentali non solo per le forze dell'ordine, che così ritroveranno delle sedi nuove, sicure ed efficienti dal punto energetico, ma anche per le comunità a cui restituiamo luoghi strategici per la sicurezza e che spesso fanno parte anche del bagaglio identitario del paesaggio cittadino che il terremoto ha così radicalmente sconvolto”.