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Sicurezza: Fiom-Cgil chiede legge su gare al ribasso

Sicurezza e Sistemi di Protezione di
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Augustin Breda, responsabile della Federazione, denuncia la tendenza ad assegnare le gare per gli appalti direttamente a chi fa il prezzo più basso, spesso sotto il valore dei costi del lavoro e della sicurezza


Un’inchiesta sulla sicurezza sul lavoro condotta da Inas-Cisl ha evidenziato come ogni anno siano 10.000 i morti sul lavoro. L'Inas denuncia che ai 1.200 morti rilevati quest'anno dal rapporto Inail se ne aggiungono altri 8.800 per malattie professionali non evidenziati. Per l'Inas, inoltre, oltre 300 mila lavoratori sono a rischio cancro in molte produzioni a causa di un nuovo caso amianto, la silice libera cristallina.

''Finche' in vasti settori e' lecito fare appalti a valori che sono al di sotto del costo minimo del lavoro e dei costi della sicurezza e' chiaro che ogni iniziativa sulla sicurezza nei posti di lavoro e' priva di reale efficacia.

In settori come l'edilizia, la cantieristica navale, le installazioni telefoniche eccetera, cioe' in tutti i settori a rischio, dove c'e' alta presenza di appalti e sub appalti, e' consolidata la tendenza delle imprese committenti ad assegnare le commesse a gara o direttamente a chi fa il prezzo piu' basso e sempre piu' spesso sotto il valore del costo del lavoro e dei costi per la sicurezza''.

Lo ha dichiarato Augustin Breda, responsabile nazionale settore servizi e istallazioni della Fiom-Cgil, secondo il quale la politica ''e' troppo condizionata dalle imprese e dalle loro associazioni, da Confidustria, per agire concretamente a tutela dei lavoratori. Se la politica vuol dare davvero un segnale di attenzione, allora legiferi seriamente in materia vietando e perseguendo la filiera degli appalti sotto costo. Ma dubito che chi oggi ha il potere sia interessato ad agire''.