1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Sicurezza, Friuli Venezia Giulia davanti a tutti: incidenti sul lavoro diminuiti del 7,6%

Sicurezza, Friuli Venezia Giulia davanti a tutti: incidenti sul lavoro diminuiti del 7,6%

Sicurezza e Sistemi di Protezione di
5/5
votato da 1 persone
La regione registra la più consistente diminuzione infortunistica in Italia. Nel Rapporto Regionale 2008 dell'INAIL, 2.122 infortuni in meno rispetto all'anno precedente


Diminuiscono gli infortuni e le morti sul lavoro in Friuli Venezia Giulia
nel 2008: il trend positivo è confermato dai dati contenuti nel Rapporto annuale regionale, che è stato presentato venerdì 6 novembre 2009 all’Auditorium del Civico Museo Revoltella di Trieste.

L’evento - realizzato con la collaborazione del Comune di Trieste e il patrocinio della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e della Provincia di Trieste - è stato l’occasione per approfondire i dati sul fenomeno infortunistico regionale e fare il punto sulle iniziative prevenzionali promosse dall’Inail. Oltre 800.000 euro di finanziamenti alle imprese per sostenere lo sviluppo della sicurezza nei luoghi di lavoro, formati 1.150 studenti e lavoratori del settore scuola, avviato il progetto per 25 percorsi formativi di 40 ore cadauno per 500 allievi delle superiori di tutta la regione: questi alcuni dei numeri dell’impegno Inail nella prevenzione lo scorso anno.

Il Direttore regionale dell’Inail Antonio Traficante ha ricordato inoltre che “il decremento di oltre sette punti percentuali degli eventi infortunistici è un dato che registriamo con soddisfazione, ma sia le cifre assolute, sia le dinamiche delle malattie professionali ci impongono un ulteriore sforzo e impegno prevenzionali per consolidare questo trend positivo”. Proprio nella direzione di sperimentare nuovi percorsi per incentivare la cultura della sicurezza la presentazione dei dati è stata ritmata dallo spettacolo Sicuri da morire, teatro di impresa interpretato dal formattore Paolo Vergnani.

L’Assessore al lavoro, Alessia Rosolen, ha sottolineato l’impegno profuso dall’Amministrazione regionale fin dall’insediamento della nuova Giunta, nella ricerca di collaborazioni e realizzazione di progetti congiunti sulla sicurezza tra l’Inail e l’Agenzia regionale del lavoro, tra i quali, ultimi per ordine di tempi, il già citato “Studenti informati, cittadini sicuri” – promozione della cultura della sicurezza nelle ultime classi degli Istituti tecnici professionali e d’arte – e la sperimentazione per l’informazione nei confronti dei lavoratori posti in Cassa Integrazione Straordinaria – un nuovo progetto in fase di avvio attraverso l’individuazione delle imprese a cui proporre le attività.

L’Assessore alle Politiche attive del Lavoro, Formazione Professionale e Politiche educative della Provincia di Trieste Adele Pino ha osservato che pur essendo i dati 2008 in flessione rispetto al 2007, la rigorosa applicazione delle norme, la prevenzione e la formazione sono le 3 priorità per una efficace azione di contrasto alle morti e agli incidenti sul lavoro. Particolare attenzione verrà data al reinserimento nel mercato di quanti ne rimangono esclusi a causa di un incidenti.

Più in particolare i dati dell’INAIL indicano che in Italia le denunce di infortuni sul lavoro registrano un calo del 4,1%, meglio ha fatto il Friuli Venezia Giulia con un decremento del 7,6%, la diminuzione più consistente tra quelle registrate fra le regioni italiane. Sono complessivamente 25.929 gli infortuni denunciati nel 2008 nella regione.

Eppure il Friuli Venezia Giulia risulta essere la terza regione con maggior frequenza infortunistica, dopo l’Umbria e l’Emilia Romagna; nella precedente rilevazione invece la regione si collocava al secondo posto.

Le statistiche riferiscono che dei 25 casi mortali avvenuti nel 2008 - 2 in meno rispetto all’anno precedente - solo 11 si sono verificati in ambiente di lavoro ordinario e 14, invece, sono collegati al “rischio strada” di cui 7 “in itinere”. In diminuzione i mortali femminili che dai 4 del 2007 passano ai 2 del 2008 (di cui uno in itinere).

L’analisi delle denunce di infortunio indica che la maggior parte degli infortuni (24.272 incidenti, - 7,8% rispetto l’anno precedente) ha riguardato il settore dell’industria, mentre l’agricoltura ne ha contati 941 (- 8,9% rispetto al 2007).

In tutte le province si registra una diminuzione: - 6,8% nella provincia di Udine (meno 750 casi), - 5,7% nella provincia di Trieste (meno 297 casi) e - 7,3% nella provincia di Gorizia (meno 293 casi). Una menzione particolare va alla provincia di Pordenone, che registra un calo del 10,1% rispetto all’anno precedente (meno 782 casi).

Il settore dove si concentra il maggior numero di infortuni è l’industria manifatturiera, che rappresenta il 25,3% del totale regionale con 6.572 casi denunciati, distribuiti per lo più nelle province di Udine e Pordenone (38,7% e 33,6%).

È anche il settore che registra nel 2008 il maggior calo infortunistico:1.358 casi in meno, pari a -17,1%. Interessante notare che anche il settore delle costruzioni che da solo rappresenta il 9% del totale degli infortuni in regione ha registrato 2.337 infortuni, 390 casi in meno rispetto all’anno precedente (-14,3%). In calo gli infortuni ai lavoratori stranieri - 2,22% rispetto al 2007.

In termini assoluti, la provincia in cui si verifica il maggior numero di infortuni è quella di Udine (con 2.393 denunce, pari al 37,8% del totale degli infortuni occorsi agli stranieri), seguita dal pordenonese (con 2.080 casi, pari al 32,9%).

A livello regionale, vediamo che quasi la metà degli infortunati stranieri provengono dall’Est Europa (quelli provenienti da ex Jugoslavia, Croazia e Bosnia- Erzegovina rappresentano il 20,3% del totale e quelli nati in Romania, Albania, Polonia, Ucraina e Moldavia il 27,6%). 1.180 le malattie professionali denunciate rispetto alle 1.206 del 2007. Questo dato è in controtendenza rispetto a quello nazionale che ha registrato un aumento del 3,2%.

Anche per il 2008 si è confermato l’aumento delle denunce di patologie dell’apparato muscolo scheletrico (le cosiddette malattie “da postura” 346 casi in regione nel 2008) e l’incidenza della patologie amianto-correlate, in particolare le patologie neoplastiche sono il 9,42% dei casi rilevati a livello nazionale (80 casi).