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Sicurezza: Lombardia verso una maggiore responsabilità

Sicurezza e Sistemi di Protezione di
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La Regione è pronta a sperimentare un accordo specifico con il Ministero, un modello che assegni alla Regione il ruolo di coordinamento dei piani di controllo di tutti gli Enti che operano nel settore


''La Lombardia, anche tenendo conto dei positivi risultati ottenuti, e' pronta ad assumersi maggiori responsabilita' sul tema della sicurezza del lavoro e per questo si candida a sperimentare, attraverso un accordo specifico con il Ministero, un modello che assegni alla Regione il ruolo di coordinamento dei piani di controllo di tutti gli Enti (anche nazionali) che operano sul territorio (ad esempio Inail, Drl, Ispels)''.

E' questa la proposta lanciata oggi dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e immediatamente raccolta dal ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, in occasione del convegno nazionale ''Sicurezza sul lavoro: confronto su politiche adottate, risultati ottenuti e prospettive'', che si tiene oggi all'Auditorium Gaber del palazzo Pirelli.

''Il modello lombardo sulla sicurezza del lavoro - ha detto Sacconi - e' positivo. Lo dicono i risultati e lo dice il clima complessivo che si e' prodotto. Per questo sono pronto a sostenere la proposta di Regione Lombardia, discutendo con gli enti che si occupano di sicurezza allo scopo di integrare quanto piu' possibile le funzioni e realizzare un maggiore coordinamento''.

Il convegno, ha ricordato Formigoni, si tiene a oltre un anno dall'avvio del Piano regionale della sicurezza, sottoscritto da tutte le parti sociali, e dall'entrata in vigore del decreto legislativo n.81. I risultati sono molto positivi: gli indici di frequenza infortunistica sono calati del 5% tra il 2007 e il 2008 e del 7% rispetto al 2006. Nel 2008 la riduzione degli infortuni nel settore dell'industria e' stata pari all'11%, mentre nelle costruzioni di quasi il 19%. Anche l'analisi degli infortuni mortali nei luoghi di lavoro in Lombardia mostra una riduzione del 37% dei casi rispetto all'anno 2007.

''Questi risultati positivi - ha commentato Formigoni - rappresentano un punto di partenza. Una sola vita sacrificata sul lavoro e' una vita che deve essere salvata e risparmiata''. Oltre alla proposta di maggiori competenza di coordinamento per la Regione, Formigoni ha indicato altri tre grandi obiettivi per i prossimo futuro: il miglioramento dell'attivita' di vigilanza, l'attuazione di maggiori sinergie, la semplificazione delle pratiche e l'assegnazione di maggiori responsabilita' alle Regioni.

''L'azione - ha detto Formigoni - deve essere diretta a prevenire gli abusi e a sanzionare i fenomeni di irregolarita', in una logica di approccio sostanziale e lontano da impostazioni formali''.

Concetto questo rilanciato anche da Sacconi, che ha sottolineato la necessita' di superare una logica legata solo agli ''adempimenti e alle sanzioni'', in favore di un ''approccio sostanziale al problema'', fatto di obiettivi concreti e monitorati e di collaborazione con le parti sociali. ''I controlli - ha aggiunto Formigoni - devono assurgere al loro valore educativo, cioe' preventivo''.

Per questa ragione la Lombardia ha avviato tanti progetti per la realizzazione di varie attivita' di formazione, molte delle quali in due comparti a piu' alto rischio come l'edilizia e l'agricoltura, prevedendo gia' nel 2008 un investimento straordinario di 5,1 milioni.

Fin dal 2007 tutte le Aziende Sanitarie Locali si sono dotate di piani di prevenzione integrati per la vigilanza e il controllo. Oggi ci sono 15 piani integrati che permettono di definire corrette priorita' d'azione e di prevedere la misurazione dei risultati.

Con l'adozione del Piano regionale della sicurezza sul lavoro e' stata incrementata l'attivita' ispettiva da parte delle ASL, passando da 26.215 sopralluoghi del 2007 a 52.309 nel 2008. Queste iniziative hanno gia' consentito di effettuare il controllo del 5% delle imprese attive in Lombardia, centrando cosi' l'obiettivo indicato nel Piano di prevenzione nazionale.