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Sicurezza nelle scuole, ecco cosa serve

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L’Anci, per bocca di Cristina Giachi, presidente della commissione Istruzione, politiche educative ed edilizia scolastica, boccia ciò che è stato fatto finora

“A fronte di molti buoni propositi e di un miglioramento delle procedure, siamo ancora lontani dal deciso cambio di passo annunciato prima dell’estate e nel precedente Osservatorio”. La bocciatura è arrivata da Cristina Giachi, presidente della commissione Istruzione, politiche educative ed edilizia scolastica dell’Anci, vice sindaca di Firenze, in occsione della prima riunione del 2019 dell’Osservatorio per l’edilizia scolastica, tenutasi a Roma.

Anci ha sollecitato il rispetto dei tempi delle procedure: stiamo ancora aspettando l’erogazione delle risorse, stabilite dal precedente Governo, per mettere in sicurezza l’intero patrimonio scolastico”.

“L’aumento delle verifiche di vulnerabilità sismica e idoneità statica - sottolinea Giachi - ha reso evidente la necessità di interventi di edilizia scolastica importanti e non più rinviabili e, a fronte di questo, non ci sembra una soluzione quella di inserire questo tipo di interventi nella programmazione ordinaria”.

“In questo modo - continua la vice sindaca di Firenze - si torna a una logica emergenziale, spesso espressione di trascuratezza amministrativa nel passato, sebbene dipendente da condizioni oggettive o da eventi naturali”, e si finisce per “travolgere il lavoro ordinario delle amministrazioni virtuose, senza che il Governo se ne faccia carico. Insomma, una sorta di federalismo della disparità, che si riequilibra a discapito dei più virtuosi. Abbiamo chiesto che il Ministero si faccia carico dei casi veramente emergenti ed eccezionali con un fondo ad hoc”.

Conclude la presidente della Commissione Anci: “Aspettiamo, con ansia, che venga approvato l’emendamento che accoglie la proposta Anci sulla certificazione prevenzione incendi. In essa chiediamo di superare la logica delle proroghe di anno in anno, e di adottare invece una pianificazione pluriennale che preveda un progressivo adeguamento alla normativa, stanziando le risorse necessarie per dare credibilità a tale programmazione”.