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Tasse sulla casa, la provocazione di Confedilizia all’Ocse

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Il presidente Spaziani Testa: “I funzionari che si occupano di fisco vengano una settimana in Italia, la percorrano in lungo e in largo e parlino con le persone in carne e ossa”

Nel suo periodico rapporto sull’Italia, l’OCSE - organismo internazionale finanziato anche con le tasse dei contribuenti italiani - sfida il ridicolo e, dopo l’ennesima ripetizione della cantilena (priva di fondamento e, infatti, mai dimostrata) secondo la quale 'le imposte periodiche sugli immobili residenziali' sarebbero 'favorevoli alla crescita', arriva ad affermare che 'tale tipo di imposte non è molto utilizzato in Italia', invitandoci anche a reintrodurre la tassazione sulla prima casa”, afferma il presidente di Confedilizia, Corrado Spaziani Testa. “Sinceramente, non si sa più cosa dire. Poiché non basta segnalare che gli italiani pagano oltre 20 miliardi di euro all’anno di imposte patrimoniali sugli immobili, più ulteriori 30 miliardi di altri tributi immobiliari”.

Prosegue Spaziani Testa: “Poiché non basta ricordare che il valore del nostro patrimonio è diminuito in media del 30 per cento, con punte superiori, fino ad arrivare all’azzeramento per i tanti immobili privi ormai di qualsiasi mercato. Poiché non basta neppure dimostrare che questa folle ipertassazione ha impoverito le famiglie, fatto crollare i consumi, determinato la chiusura di imprese e la perdita di posti di lavoro. Poiché tutto ciò non basta, facciamo una proposta ai funzionari dell’OCSE che si occupano di fisco: vengano una settimana in Italia (non serve di più), la percorrano in lungo e in largo e parlino con le persone in carne e ossa. Finalmente si renderanno conto della realtà. Alle spese di viaggio e di soggiorno pensa Confedilizia: è un buon investimento”.