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The Extreme Lands Program

Energie rinnovabili di
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di Dipak R. Pant


L’Unità di Studi Interdisciplinari per l’Economia Sostenibile* è impegnata da alcuni anni in un programma dedicato alle aree estreme: l’Extreme Lands Program. Tale programma si occupa di ricerche, approfondimenti, incontri e progetti di sviluppo per l’economia sostenibile delle comunità nelle aree impervie e marginali del mondo (alture, deserti, steppe, savana, foreste, zone artiche e sub-artiche, paludi e isole remote…).

Le aree impervie si trovano nelle zone di frontiera tra territori antropizzati e spazi senza esseri umani (no man’s land), tra stati e aree culturali differenti. In esse vi abitano minoranze etniche, spesso ai margini del flusso principale della vita civica e politica (socio-political mainstream) degli stati-nazioni di loro appartenenza. Le aree impervie sono luoghi in cui le difficoltà logistiche, di comunicazione ed approvvigionamento sono particolarmente ardue. Inoltre sono economicamente vulnerabili, poichè i fabbisogni delle popolazioni che vi abitano non sono comuni e le regole convenzionali del mercato non funzionano bene.

Tuttavia le aree impervie e marginali sono un buon campo di studi per una serie di ragioni: svolgono funzioni vitali per la conservazione degli eco-sistemi e degli assetti idrogeologici; contengono le concentrazioni di bio-diversità e preziosi residui di arcaicità culturale (etno-diversità); le tradizioni di queste aree testimoniano strategie adattive in condizioni fisiche e logistiche avverse; vi abitano comunità vulnerabili che, se non valorizzate e supportate con adeguati progetti e programmi, tendono a spopolarsi, facendo venire meno il presidio umano del territorio e la preservazione delle forme culturali e dei saperi antichi.

Le tradizioni secolari delle terre estreme possono quindi servire come fonte di ipotesi scientifica e da esse è possibile trarre indicazioni metodologiche per le pratiche di sostenibilità.

Il Prof. Dipak R. Pant ed il suo gruppo ha svolto ricerche e studi in molte delle aree impervie e marginali del mondo ed ha implementato L’Extreme Lands Program in differenti contesti, sia in Italia (Alpi) sia all’estero (Ande tropicali, Caucaso, Mongolia e Mongolia Interna).



* L’Unità di Studi Interdisciplinari per l’Economia Sostenibile è il primo gruppo interdisciplinare di studi scientifici sull’Economia Sostenibile in Italia. È nata nel 2000 come un programma speciale all’interno dell’Università Carlo Cattaneo (www.liuc.it) dal Prof. Dipak R. Pant, dai suoi collaboratori ed alcuni ex-studenti. Il network di collaboratori dell’Unità include professionisti provenienti da differenti discipline e settori imprenditoriali. L’obiettivo dell’Unità è di sviluppare un programma di eccellenza nel campo dell’eco2-innovazione (nuove strategie economiche, con la massima considerazione degli aspetti ambientali e paesaggistici e degli assetti socio-culturali). L’Unità è impegnata nel fornire supporto strategico a governi, imprese ed ONG nel campo della sostenibilità economica, ambientale e sociale in Italia ed all’estero.



*Questo articolo è tratto da Comunicare Energia, N° 1 Gen-Feb 2011.

Comunicare Energia è il magazine multimediale e gratuito dedicato alle Energie da Fonti Rinnovabili e al Risparmio Energetico.

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