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Tracciabilità dei flussi finanziari: chiarimenti del Ministero degli Interni

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L'ambito applicativo del "Piano straordinario contro le mafie nonché delega al Governo in materia antimafia" è da intendersi riferito ai soli contratti stipulati dopo il 7/9, data di entrata in vigore della norma


Il Ministro degli Interni Roberto Maroni in una nota ufficiale "distensiva" per le imprese indirizzata ai prefetti, anche alla luce delle sollecitazioni delle Associazioni dei costruttori, ha precisato che l'ambito applicativo della legge n. 136/2010 "Piano straordinario contro le mafie nonché delega al Governo in materia antimafia"  è da intendersi riferito ai soli contratti stipulati dopo il 7/9, data di entrata in vigore della norma. A sostegno della non retroattività Maroni ha infatti indicato due presupposti:

1) laddove la legge ha voluto estendere i nuovi obblighi anche ai rapporti in corso lo ha sempre indicato espressamente;
2) l'applicabilità ai contratti in corso delle nuove disposizioni andrebbe ad incidere in modo sostanziale sul rapporto in violazione delle disposizioni civilistiche in materia negoziale.

Dai contatti intercorsi in questi giorni tra gli uffici Aniem, Associazione Nazionale delle Imprese Edili aderente a Confapi, e quelli del Ministero degli Interni, si è appresa la notizia circa la predisposizione, da parte del sottosegretario Alfredo Mantovano, di un decreto legge, all'attenzione del prossimo consiglio dei Ministri, finalizzato a sospendere l'applicazione dell'art. 3 della legge 136/2010.

In pratica, la sospensione della norma dovrebbe durare fino alla scadenza del decreto stesso (60 giorni) nel corso dei quali, il Ministero dovrà emanare delle linee guida applicative della legge 136/2010.

La posizione del Ministero sulla non retroattività della norma non è condivisa dall'Autorità di Vigilanza, schieratasi in via informale sulla posizione opposta (applicabilità della norma anche ai contratti in corso) ed intenzionata a pronunciarsi sull'argomento, entro breve, tramite una delibera ufficiale.