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Il fotovoltaico di Solarcentury al servizio della collettività

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Con questo impianto a Busto Garolfo, in provincia di Milano, Solarcentury porta a termine in poco più di mese, un interessante progetto per un ente sanitario pubblico


Il mercato mondiale del fotovoltaico ha continuato a crescere nonostante la crisi economica. L’Unione Europea rimane ancora il principale mercato di sbocco con oltre 21.500 MWp connessi alla rete nel corso del 2012. L’Italia ha registrato una entusiasmante progressione negli ultimi anni, con un picco di oltre 9.000 MWp installati nel 2011, diventando  il secondo mercato al mondo dopo la Germania.

Gli investitori sono stati soprattutto privati, nonostante i vari Conti Energia che si sono susseguiti abbiano sempre favorito gli investimenti del settore pubblico. Con un mercato degli investitori istituzionali in forte rallentamento per il calo degli incentivi da un lato e per la normativa comunitaria di incentivo all’efficienza energetica del settore pubblico dall’altro, il settore pubblico potrebbe diventare rilevante nei prossimi anni.

RSA San Remigio  decide d’installare un impianto fotovoltaico sul tetto della propria struttura con il duplice scopo di ottenere un ritorno economico e contemporaneamente risparmiare energia. La gara d’appalto è stata assegnata a Solarcentury grazie alle soluzioni tecnicamente avanzate proposte,  ad un servizio clienti di alto livello, alla qualità dei prodotti forniti, alla lunga esperienza nel settore.

Si tratta di un tetto costituito da 5 falde diverse in lamiera grecata che lo studio di progettazione Zucal sfrutta in maniera ottimale. I moduli sono posizionati sulla copertura inclinata in direzione sud, est e ovest. L’ impianto convenzionale di circa 300 m2  si estende sul tetto dell’edificio utilizzando 180 moduli monocristallini QCells da 250 Wp ciascuno, per un totale di 45 kWp. Ai moduli QCells sono affiancati 4 inverter PowerOne posizionati in una zona protetta del vano tecnico in copertura.

La produzione annua prevista di 52.000 kWh consentirà di evitare l’emissione in atmosfera di 26.000 Kg. di CO2 e di ottenere  ricavi, per il primo anno, pari a 13 mila euro.

Trattandosi di soggetto pubblico è auspicabile che altri enti ed istituzioni promuovano la realizzazione di  un maggior numero d’impianti fotovoltaici sulle proprie strutture per :
•    potere utlizzare l’energia che producono, diventando di fatto autosufficienti, come accade per la fondazione San Remigio. Questo rappresenta un grosso vantaggio in termini di costi e di risparmio per la collettività.
•    Contribuire a ridurre le emissioni di CO2, con miglioramento diffuso dell’atmosfera a beneficio di tutti, producendo energia pulita.
•    incrementare l’efficienza energetica degli edifici pubblici, indicati dalla comunità europea come principale categoria immobiliare su cui realizzare investimenti di efficienza energetica

L’aspetto di particolare interesse di questo progetto è proprio che si tratta di un impianto pubblico e come tale beneficerà ancora della tariffa del Quarto Conto Energia applicabile solamente agli Edifici Pubblici ed aree delle amministrazioni Pubbliche.

L’avvicendarsi dei diversi Conti Energia  ha favorito lo sviluppo e la diffusione del fotovoltaico in vari settori,  anche se nel settore pubblico è stato più lento che nel settore privato. Tuttavia l’attuazione della normativa comunitaria dovrebbe creare un’inversione di tendenza.

Per quanto riguarda il problema dell’efficienza energetica nell’edilizia, gli enti pubblici svolgeranno un ruolo da protagonisti nel futuro. Infatti gli stati membri dell’UE , dovranno garantire, dal 1 gennaio 2014, la riqualificazione del 3% della superficie totale degli edifici posseduti ed occupati dal proprio governo centrale, con una metratura utile totale superiore a 500 m2. Da luglio 2015 l’obbligo riguardera’ anche quelli fino a 250 m2. Gli Stati potranno anche decidere di estendere alle  amministrazioni di livello inferiore, i processi di riqualificazione”.

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