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Ancoranti fischer FIS EM: i risultati della ricerca

Macchine per costruzioni di
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Fischer: un nome, un marchio che nel mondo significa qualità e sicurezza nelle soluzioni di fissaggio. Caratteristiche certificate anche da un recente studio

Il costante e attento confronto con i Professionisti del mondo delle costruzioni e l’orientamento al miglioramento continuo – che in fischer è pratica organizzativa, chiamata appunto fischer Prozess System – indirizzano l’innovazione di soluzioni e servizi.

Ne è una recente, illustre, riprova, uno studio correlato al comportamento a fatica di barre filettate, ancorate al calcestruzzo mediante resina epossidica. In tempi relativamente recenti, lo studio di applicazioni di questo tipo ha avuto un notevole impulso in considerazione delle problematiche conseguenti all’installazione di barriere antirumore per le linee ferroviarie dell’alta velocità.

Italferr infatti ha coordinato un’analisi sperimentale per il dimensionamento di tali barriere: le risultanze di questa ricerca hanno portato a modificare drasticamente le vecchie regole di calcolo. La verifica a fatica viene così adottata quale “key criterion” di tutti gli elementi strutturali - pannelli, montanti, ancoraggi etc.-.

Attualmente l’aspetto normativo è oggetto di studio, soprattutto per la definizione dei protocolli di prova, in ambito nazionale (UNIFER, gruppo UNI GL31) e internazionale (CEN/TC226/WG6). Allo scopo di fornire un supporto scientifico alle applicazioni progettuali, fischer ha collaborato con il Prof. Paolo Lazzarin dell’Università di Padova, luminare nel campo della fatica dei materiali.

Grazie a questa collaborazione è stata organizzata un’estesa campagna di prove, condotta presso i laboratori specializzati dello stabilimento di Denzlingen (Germania), su barre filettate di vari diametri ancorate al calcestruzzo mediante resina epossidica fischer FIS EM nel rispetto delle indicazioni fornite nel manuale tecnico fischer.

L’indagine sperimentale ha dimostrato, in modo inequivocabile, che l’anello debole del sistema è rappresentato dalla barra filettata in acciaio, in corrispondenza del primo filetto in presa, laddove è massimo il fattore teorico di concentrazione delle tensioni.

Nessun cedimento è stato rilevato sulla resina, né sul calcestruzzo. L’esito positivo delle prove ha consentito di ottenere il nulla osta da parte di RFI all’applicazione di barre incollate in un importante progetto ferroviario.

fischer ha inoltre presentato con il Prof. Lazzarin dell’Università di Padova la memoria “Fatigue behaviour of Bonded Anchors subjected to Tensile Loads” al Convegno Internazionale ACE X-2009 (3a edizione dell’International Conference on Advanced Computational Engineering and Experimenting) svoltosi a Roma nei giorni 22-23 giugno 2009.

La memoria, che sintetizza i dati di resistenza a fatica relativi alla campagna di prove sopra citata, è stata presentata ad un uditorio altamente qualificato, comprendente una rappresentanza dei massimi esperti di adesivi strutturali. Uno degli argomenti principali su cui era incentrato il convegno era quello delle applicazioni di adesivi in vari settori di interesse ingegneristico. Il paper, insieme agli altri selezionati, sarà presto pubblicato su una importante rivista internazionale.