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Decreto ministeriale sugli incentivi al via dal prossimo 6 aprile

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Scajola: “Ripresa lenta, per questo è necessario sostenere la produzione”. Tra i settori agevolati dagli incentivi ci sono gli elettrodomestici a basso consumo, le cucine, le abitazioni ecologiche, le gru per l'edilizia


Il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, ha annunciato, al termine del Consiglio dei Ministri, la prossima firma del decreto ministeriale attuativo sugli incentivi. Il provvedimento prenderà il via dal 6 aprile.

I settori agevolati dagli incentivi sono: motocicli e moto elettriche, elettrodomestici a basso consumo, cucine, abitazioni ecologiche, rimorchi, gru per l'edilizia, macchine ad uso agricolo, motori nautici, internet con un bonus dedicato ai giovani. Vengono inoltre recuperati i fondi per le reti televisive locali.

Il dato Istat sull’aumento del 2,7% del fatturato dell’industria in gennaio conferma che la ripresa è iniziata, ma il calo degli ordinativi del 2,8% sempre in gennaio ci dice anche che la ripresa è lenta e intermittente. E’ dunque necessario sostenere la ripresa per centrare l’obbiettivo della crescita del Pil dell’1-1,2% quest’anno. Per questo - ha affermato il Ministro Scajola - abbiamo varato questa mattina in Consiglio dei Ministri il decreto che stanzia 420 milioni per sostenere il sistema produttivo”.

Il decreto prevede incentivi ai consumi per 300 milioni, sgravi fiscali per 70 milioni al settore tessile e altri interventi per 50 milioni a sostegno della cantieristica navale, delle alte tecnologie dell’aerospazio, dell’emittenza radiotelevisiva locale. Tutti gli interventi hanno l’obbiettivo di migliorare l’ecosostenibilità ambientale, di premiare l’innovazione e la sicurezza sul lavoro.

E a chi si ostina ad affermare che il Governo non fa abbastanza per l’innovazione - ha concluso Scajola - ricordo che proprio nei giorni scorsi abbiamo concluso la selezione del bando di Innovazione industriale su “Nuove tecnologie per il Made in Italy” che distribuirà 280 milioni di incentivi a 104 progetti innovativi presentati da 745 imprese e 305 centri di ricerca”.

Da sottolineare il fatto che sarà possibile procedere alle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria della casa, senza l'autorizzazione del Comune, a meno che ci sia una legge regionale che lo vieti espressamente. E' questo il senso della norma sulla casa inserita ''all'ultimo momento'' nel decreto.

Ne ha parlato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. ''La nostra logica e' questa: e' tutto libero tranne cio' che e' vietato. Purtroppo in Italia e' tutto vietato tranne un minimo catalogo di cose libere''. Il ministro ha ricordato il decreto sul piano casa che il governo aveva tempo fa preparato e che ''fu bloccato perche' si disse che la materia urbanistica era di competenza delle regioni''.

Con l'articolo aggiunto viene disposto che ''almeno per le opere interne, ad esempio per la cameretta dei bambini, non per aumento della cubatura, salvo che ci sia una norma regionale che lo vieta'' si puo' procedere ''senza autorizzazione''. E se in qualche regione c'e' la legge che vieta ''e' un buon motivo per cambiare il governo di quella regione''.