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I limiti della cedolare secca sugli immobili commerciali

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Li chiarisce l’Agenzia delle Entrate a seguito della domanda di un contribuente che chiede se esistano limiti dimensionali per l’applicazione della misura

Esiste un limite dimensionale per poter applicare la cedolare secca agli immobili commerciali? Lo chiede un contribuente all’Agenzia delle Entrate. Gennaro Napolitano chiarisce il dubbio.

La legge di bilancio 2019 ha esteso il regime opzionale della cedolare secca (aliquota 21%) anche ai canoni di locazione derivanti dai contratti stipulati nel 2019 dalle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di un’attività d’impresa o di arti e professioni, aventi a oggetto immobili commerciali (categoria catastale C/1 - negozi e botteghe) e le relative pertinenze (categorie catastali C/2 - magazzini e locali di deposito; C/6 - stalle, scuderie e rimesse; C/7 - tettoie chiuse e aperte), se congiuntamente locate.

La risposta dell’Agenzia delle Entrate

A tal fine, l’unità immobiliare commerciale deve avere una superficie complessiva, al netto delle pertinenze, non superiore a 600 metri quadrati (articolo 1, comma 59, legge 145/2018).