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Obiettivi 2020: il solare termico è pronto

Energie rinnovabili di
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Assolterm chiede al Governo di sostenere il settore con incentivi e di renderlo obbligatorio sugli edifici di nuova costruzione con l'obiettivo nel lungo termine di installare 1 mq per abitante


Riportiamo qui di seguito un pensiero espresso in un comunicato stampa da Sergio D’Alessandris, presidente di Assolterm, l’Associazione Italiana Solare Termico:

Leggendo le prime previsioni fatte dalla Commissione Europea, sul raggiungimento del target europeo del 20% di energia da fonti rinnovabili entro il 2020, si scopre che l’Italia ha previsto un deficit piuttosto alto, garantendo il raggiungimento del 16% di uso di energia da fonti rinnovabili contro il 17% imposto dalla Direttiva.

L'Italia, quindi, sarà costretta a importare dall’estero energia da fonte rinnovabile pari a circa 1,2 Mtep. Tutto questo mentre altri nostri “vicini di casa”, come Germania, Grecia e Spagna supereranno il proprio obiettivo.

A fronte di una partenza tutta in salita dell'Italia nel raggiungimento degli obiettivi al 2020, apprendiamo dai media che Costantino Lato, responsabile dell’unità ingegneria della direzione operativa del GSE, ha dichiarato che “senza un adeguato sistema di incentivi alla produzione di energia da fonti rinnovabili e all’utilizzo di energia verde per il riscaldamento residenziale e industriale, sarà davvero difficile per l'Italia raggiungere gli obiettivi del 2020, cioè il traguardo del 17% di produzione di energia rinnovabile. Attualmente, l'energia rinnovabile copre appena il 7% dei consumi energetici totali italiani.

Ricordando al governo italiano che la CE non interferisce con le scelte di ciascuno Stato membro nella migliore e più efficiente composizione del ‘mix energetico’, non possiamo che essere d'accordo con quanto dichiarato da Lato e aggiungiamo che il solare termico, se opportunamente sostenuto in termini di incentivi, obbligo almeno sui nuovi edifici e semplificazione amministrativa, con l'obiettivo nel lungo termine di installare 1 mq per abitante, potrebbe contribuire significativamente al raggiungimento degli obiettivi e portare a un risparmio, nel 2020, di circa 3,6 Mtep con un indotto occupazionale pari ad almeno 400.000 addetti.

A fronte di tali cifre e tornando a sottolineare che i costi di produzione di un kWh termico sono decisamente inferiori a quelli per la produzione di un kWh elettrico, chiediamo al Governo italiano di valutare seriamente scenari alternativi di sviluppo delle fonti rinnovabili al 2020 e, a tal fine, come già richiesto nella lettera aperta al Ministro Scajola, chiediamo l'apertura di un tavolo tecnico per un confronto aperto e costruttivo sugli obiettivi al 2020, che riteniamo raggiungibili senza bisogno di ricorrere alle importazioni che rappresenterebbero un ulteriore aggravio per le casse dello Stato.