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Opere Incompiute: una task force del Ministero per sbloccare quelle meritevoli

Lavori pubblici di
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Online l’Anagrafe delle Opere Incompiute, dove vengono segnalati per ogni opera la stazione appaltante, le risorse, la percentuale di lavori compiuti e le cause dell’interruzione


E' online l’aggiornamento dell’Anagrafe delle Opere pubbliche Incompiute di interesse nazionale. L’elenco doveva essere compilato sull’apposito sistema entro il 30 giugno 2015 dalle Regioni e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e si riferisce alle opere incompiute al 31 dicembre 2014.

Manca attualmente l’elenco delle opere della Regione Sicilia, in corso di stesura, mentre la Provincia autonoma di Trento segnala di non avere opere incompiute.
A oggi risultano 649 le opere pubbliche che non sono state completate, numero che varierà con i risultati della Sicilia.

Ora dobbiamo andare oltre la stesura dell’elenco - dichiara in merito il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio - e istituire a cura del Ministero un’apposita task force che, così come avvenuto con l’Agenzia della Coesione per i Fondi europei, segua punto per punto le opere meritevoli di essere completate”.

Gli elenchi (in pdf o sulle pagine web) sono stati caricati dalle amministrazioni titolari dei procedimenti sull’apposito sito tramite il SIMOI - Sistema informatico di monitoraggio delle opere incompiute e sono pubblicati alla pagina del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti https://www.serviziocontrattipubblici.it/simoi.aspx.
Vengono segnalati nei tabulatiper ogni opera la stazione appaltante, le risorse, la percentuale di lavori compiuti e le cause rilevanti dell’interruzione quali: interruzione temporanea, interruzione dovuta a cause ostative (come contenziosi o fallimenti), collaudo non eseguito per mancanza di requisiti, mancanza di risorse.

L’Anagrafe è stata prevista nel 2011, secondo l’articolo 44 bis del decreto legge 6 dicembre 2011, successivamente convertito nella legge 214 del 22 dicembre 2011, ma divenuto operativo nel 2013 con successivi decreti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. E’ quindi il terzo anno che si realizza.