1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Regione Lazio contro l’abusivismo edilizio

Regione Lazio contro l’abusivismo edilizio

Lavori pubblici di
5/5
votato da 1 persone
Approvata la Legge Regionale sulle attività urbanistico edilizie: poteri sostitutivi e un commissario ad “acta” in caso di inadempimento delle ingiunzioni

Il Consiglio Regionale del Lazio, lo scorso 22 luglio, ha approvato all’unanimità e con estrema velocità, la legge sulla "Vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia".

"Una nuova e importante scelta di trasparenza, di rispetto della legalità e per l’integrità del nostro territorio. Daremo vita a una vera e propria rete di monitoraggio e sostegno di tutti gli uffici competenti in materia urbanistica ed edilizia per garantire la regolarità e la sicurezza di tutte le edificazioni realizzate sul territorio laziale. Inoltre sarà rafforzata la vigilanza antiabusivismo, in totale collaborazione con i comuni, soprattutto i più piccoli”.
Questo il commento del Presidente Marrazzo rispetto all’approvazione all’unanimità, da parte del Consiglio Regionale del Lazio, della prima legge regionale in materia di vigilanza urbanistico-edilizia e che recepisce il ''Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia'', Dpr 380/2001

Il nuovo strumento regionale, finalizzato al contrasto dell’abusivismo edilizio, prevede tra i numerosi interventi:

  • la creazione di una banca dati sull'abusivismo;
  • pesanti sanzioni per chi costruisce abusivamente;
  • l'istituzione di un fondo a rotazione per supportare l'attività dei comuni che vogliono abbattere manufatti abusivi ed altre importanti norme, ma che spesso si ritrovano senza le risorse necessarie;
  • la Regione potrà esercitare poteri sostitutivi ed, eventualmente, creare un commissario ‘ad acta’ per demolire quanto non viene abbattuto dopo il rito di l’ingiunzione
  • norme per il trasferimento al demanio della proprietà dell’area interessata, dopo le demolizioni degli abusi


L’iniziativa si può ritenere un importante passo in avanti per contrastare e debellare la piaga dell'abusivismo edilizio, anche se non basta a garantire il rispetto della legalità e dell'integrità del nostro territorio.

La nuova legge è stata fortemente voluta dall’ex assessore all’Urbanistica Massimo Pompili, da quello attuale, Esterino Montino, e dal presidente dell’omonima commissione Claudio Moscardelli, al fine di colmare un vuoto normativo che dura dal 2001.
La legislazione nazionale finora in vigore affida, infatti, alle regioni l’attività di vigilanza contro l’abusivismo, ma fino ad oggi non era stato fatto nulla per darle attuazione.

Antonello De Pierro, Presidente di Italia dei Diritti ha dichiarato - "Senza dubbio una ridefinizione dell'assetto legislativo in materia di abusivismo edilizio era fondamentale ma altrettanto importante è il rispetto della legalità in materia di vigilanza e di sanzionamento.”
“Più volte - continua il presidente del movimento nazionale - abbiamo riscontrato casi di cellule metastatiche all'interno del corpo dei vigili urbani e negli uffici tecnici e proprio per questo continueremo a batterci al fine di vedere finalmente attuata la nostra proposta di rotazione intermunicipale nel comune di Roma.”

La normativa così approvata mira a garantire l’esercizio integrato delle funzioni di vigilanza e di accertamento delle violazioni urbanistico edilizio, l’effettiva demolizione delle opere abusive e lo scambio dei dati.

In particolare, lo strumento fondamentale previsto dalla nuova legge è “Il fondo regionale a rotazione” , creato allo scopo di finanziare le attività di demolizione di abusi edilizi attraverso anticipazioni ad interessi zero.

A tali risorse potranno attingere i Comuni e la Regione, che nell’esercizio dei loro poteri sostitutivi, si trovano sprovvisti delle risorse necessarie.

La regione potrà però esercitare i propri solo quando i Comuni si renderanno inadempienti delle opere di demolizione.
La legge prevede infatti che “Vista l’inadempienza del Comune, la Regione diffida quest’ultimo a provvedere entro un congruo termine o a comunicare le motivazioni del ritardo. Decorso quest’ultimo la giunta regionale delibera l’esercizio del potere sostitutivo e la nomina di un commissario “ad acta”. Prima di tutto ciò, però, sarà rafforzata la fase della vigilanza e quella delle sanzioni."

Per quanto riguarda le sanzioni, saranno ritenuti responsabili dell’abuso, secondo il testo normativo, il proprietario, il committente e il costruttore.
Per loro sono previste sanzioni fino a 20.000 euro in caso di nuova costruzione senza permesso e 25.000 per cambi di destinazione d’uso e ristrutturazioni non autorizzate.

A carico del responsabile dell’abuso è posta anche la demolizione. In caso di inadempienza l’area interessata sarà acquisita di diritto gratuitamente dal Comune.