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Technodomus chiude con 33.483 visitatori (+8,5% sul 2010), il 37% esteri

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La piazza internazionale del business per l’industria italiana della lavorazione del legno, seconda al mondo nel settore, punto di riferimento dell’innovazione tecnologica


Si è conclusa la terza edizione del biennale TECHNODOMUS, il Salone Internazionale del’Industria del Legno per l’Edilizia e il Mobile organizzato da Rimini Fiera e inaugurato il 20 aprile dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi.

Per cinque giorni le imprese presenti a TECHNODOMUS hanno avuto una ribalta d’eccezione, una selezionata platea di operatori davanti alla quale esibire l’innovazione tecnologica della quale sono protagoniste, offrendo all’attenzione di una domanda qualificata la migliore produzione italiana, seconda al mondo e fortemente orientata all’export in tutti i continenti.

Nelle cinque giornate TECHNODOMUS è stato visitato da 33.483 operatori professionali, con un incremento dell’ 8,5% rispetto al 2010. Un aumento rispetto alle previsioni, che erano attestate sui 30.000 visitatori, che si è concentrato prevalentemente nella componente estera, salita dal 31% del 2010 al 37% di quest’anno, con provenienze da oltre sessanta Paesi, in particolare da Turchia, Brasile e Sudamerica, Cina, Russia ed Est Europa. Oltre duemila i buyer esteri protagonisti dei business meeting organizzati in fiera.

TECHNODOMUS 2012 è andato oltre le attese – commenta il presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni - accentuando il suo percorso di crescita. Ci eravamo impegnati ad offrire agli espositori una vasta platea di visitatori internazionali e di alto profilo. Il risultato raggiunto soddisfa un settore che esporta i tre quarti della sua produzione e che quindi vive di relazioni internazionali. Siamo contenti come organizzatori, ma anche per aver dato l’attesa opportunità di business a imprese che sono un fiore all’occhiello dell’industria italiana nel mondo. Proprio dal mercato ci viene la conferma che Rimini Fiera è destinazione e contenitore di piena affidabilità per organizzare manifestazioni fieristiche ad elevato profilo di internazionalità nel settore industriale”.

Abbiamo lavorato per mesi tessendo relazioni in ogni distretto mondiale di interesse per questo mercato - continua Simone Castelli, direttore business unit Rimini Fiera - e quindi per costruire una piattaforma globale di business a disposizione delle aziende. In fiera abbiamo ospitato direttori di stabilimento, direttori tecnici e di acquisto di multinazionali, aziende di produzione di mobili e serramenti di ogni dimensione. Sono stati cinque giorni sotto il profilo del business e tutto ciò che abbiamo fatto per questa edizione sarà moltiplicato in vista della prossima, nel 2014”.

Giudizi positivi a Rimini Fiera anche per il posizionamento delle date di TECHMODOMUS a ridosso del Salone del Mobile di Milano. Tutte esaurite le navette organizzate per gli operatori internazionali che hanno potuto abbinare la visita ai due saloni sfruttando la stessa trasferta. L’esperienza sarà riproposta nel 2014, per la quarta edizione di TECHNODOMUS.

Nell’expo, su 45.000 mq, erano presenti 300 aziende in rappresentanza delle più importanti protagoniste del mondo della lavorazione del legno e dei serramenti. Imprese protagoniste di enormi sforzi di ricerca e di innovazione a vantaggio del progresso tecnologico, dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale. Un made in Italy apprezzato in tutto il mondo, che ha trovato a Rimini Fiera l’eccellenza in esposizione.  

La novità espositiva di TECHNODOMUS 2012 è stata l’inaugurazione di una nuova sezione espositiva, Technoframe, dedicata alle tecnologie per la filiera del serramento, sia esso in legno che in altri materiali come alluminio e pvc, con un padiglione interamente dedicato. Un debutto assai positivo. Fra i contenuti dei convegni organizzati a TECHNODOMUS hanno spiccato quelli dedicati all’utilizzo del legno in edilizia. Un mercato che offre ottime prospettive. Secondo Johann Waldner (ad di Lignius - Associazione Nazionale Italiana Case Prefabbricate in Legno), anche incrementi dell’800% nei prossimi cinque anni. Sono infatti disponibili tecnologie per eliminare il costo dell'energia nelle case, le quali possono essere predisposte a loro volta per ‘produrre energia’.

A Technodomus è stata illustrata la filosofia di “CasaEnergyPiù": edifici prefabbricati in legno con bilancio energetico positivo a prova di sisma. E’ l'esempio concreto e già realizzato in Italia del nuovo concetto abitativo relativo alla “prima casa che produce più energia di quanta ne consuma”, un’innovazione che supera le normative UE fissate per il 2020 proponendo la “prima casa attiva”, grazie al connubio tra tecnologie di bioedilizia ed energie rinnovabili.

L'ingegnere Simon Keller ha inoltre illustrato i test condotti in collaborazione all’Istituto Eucentre di Pavia in materia antisismica, mostrando come una casa di ben quattro piani, sottoposta all’azione terrificante di sette fra i più forti terremoti della storia, abbia dimostrato anche a livello pratico che la costruzione in legno la sua resistenza.

Prospettive simili sono arrivate dalla bioarchitettura nel convegno “La mia nuova casa. Risparmio, semplicità, velocità delle case in legno: soluzione sostenibile e di comfort", patrocinato dall'Istituto Nazionale di Bioarchitettura.

Oggi le tecnologie a disposizione - è stato rimarcato - sono molto efficienti e prospettano ampi margini di miglioramento, e per la riduzione degli sprechi quotidiani occorre che il risparmio sia definito già in fase di progettazione dell'edificio.

Un collegamento diretto fra la prospettiva del legno in edilizia e la realtà industriale presente a Technodomus è arrivato dalla presenza a Rimini Fiera del Prof Franco Laner: “Abbiamo a disposizione tecnologie straordinarie, autentiche Ferrari” ha detto il docente dell'Università Iuav di Venezia riferendosi alle macchine a controllo numerico italiane. Laner ha esaltato il valore e la qualità della produzione italiana, dalle potenzialità altissime, che andrebbero maggiormente sfruttate e conosciute.

Queste macchine a controllo numerico- ha detto il Prof. Laner - sostituiscono in parte il lavoro di carpentieri e falegnami, essendo in grado di realizzare in maniera precisa tutti i componenti di una costruzione, quindi anche gli incastri, i nodi delle confluenze delle aste, per lavorazioni affatto banali, più solide, che permettono esecuzioni più razionali e soprattutto veloci. Grazie a queste tecnologie per la lavorazione del legno, che producono componenti precisi e realizzati secondo le esigenze, si possono ampliare quindi le possibilità di progettazione dell’opera a vantaggio anche del suo valore estetico”.

Oltre ai numerosi partecipanti, Technodomus ha proposto praticamente in diretta i suoi contenuti, attraverso immagini video, foto e cronaca in pillole, attraverso il sito www.technodomus.it grazie ad aggiornamenti continui con i commenti alla manifestazione degli operatori italiani ed esteri. Numerosissime le testimonianze, prevalentemente dagli operatori stranieri, che hanno testimoniato l’elevato standard organizzativo della manifestazione e la qualità degli incontri avuti in fiera con le aziende espositrici.

A TECHNODOMUS 2012 anche due mostre: l’Esposizione d’arte di scultura e tornitura lignea (provenienza Arco Alpino), a cura di A.I.T.A. Associazione Internazionale Tornitura d'Arte e le sculture di Pietro Arnoldi.