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Consiglio Nazionale degli Architetti: l’obbligo di Pos è un ulteriore regalo alle banche

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Secondo il Cnappc si tratta di un provvedimento che dimostra ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, come Governo e Parlamento siano lontani e quasi estranei dai reali problemi del Paese


"Un ulteriore regalo alle banche ed una inutile vessazione che costringerebbe gli architetti a sostenere i costi di attivazione, installazione e di utilizzo: senza tener conto, inoltre,  che vi è la possibilità  di ricorrere - per la tracciabilità del denaro - ad altri strumenti quali il bonifico bancario, le carte di debito o di credito virtuali, che, invece, non implicano nuovi oneri per il professionista".

Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori sull'introduzione dell'obbligo del POS, previsto dal 1° gennaio 2014 per tutti i professionisti allo scopo di contrastare l'evasione fiscale.

"Un provvedimento  - continua  - che dimostra ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, come Governo e Parlamento siano lontani e quasi estranei dai reali problemi del Paese. Le professioni tutte stanno soffrendo in maniera pesante l'impatto della crisi economica. Gli architetti italiani la stanno pagando con la chiusura degli studi professionali e con una generazione di giovani professionisti destinati, di fatto, ad emigrare o a svolgere nel proprio Paese altri mestieri".

"Ci auguriamo - conclude - che il provvedimento venga ripensato apportando il necessario correttivo".