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L’industria del mosaico non esiste

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Barbara, Tiziana e William Bertoia hanno incontrato la stampa per raccontare in anteprima il design, la materia e l’arte di Friul Mosaic

LO SPAZIO

All’interno di una storica villa nel cuore di Milano, nello STUDIO IL10 in Via Paolo Andreani 3, Friul Mosaic ha stabilito il suo spazio espositivo permanente, dove i prodotti sono protagonisti attivi della tecnologia e dell’industria artigianale.

Qui, si respira il nuovo Progetto CONTEMPORANEO e DESIGN, un percorso che abbraccia la collaborazione con noti designer internazionali che hanno deciso di condividere con l’azienda friulana, la passione per il vero mosaico artistico dove ogni singola tessera prende forma per comporre quella che diventerà una pittura destinata a durare nel tempo.

 

IL PERCORSO

Il nuovo percorso di design materico nasce sotto la direzione artistica dello Studio nespoli e novara, direttamente coinvolti nel successo dell’azienda friulana e progettisti del nuovo spazio espositivo al Salone del Mobile 2018.

Un iter iniziato con la collaborazione di gumdesign, Statilio Ubiali, FM Studio, nespoli e novara e che oggi continua con il progetto Friul Mosaic “Design senza tempo” di Luisa Bocchietto, neopresidente della World Design Organisation e con Alberto Apostoli, architetto dall’esperienza internazionale.

Apostoli, autore di "Architettura delle SPA", settore wellness in cui è considerato grande esperto, definisce il legame che esiste tra tradizione e  tecnologia in tema di mosaico.

 

IL PRODOTTO Design FM Studio

Dall’incontro di un materiale primordiale ma immortale e sempre di tendenza, con forme moderne geometriche calde e accoglienti, nasce POLIGONI, la collezione che riprende in chiave moderna l’arte palladiana. Una trama creata dalle tessere si interseca con quella della fuga in una rete senza soluzione di continuità.

In POLIGONI la modularità della texture trasforma il concetto tradizionale e antico della palladiana, definito dall’irregolarità della forma. I tozzetti, uno differente dall’altro, si muovono e si accostano occupando in modo tutt’altro che casuale il proprio posto nella matrice.

Lo stesso disegno si presenta in 3 diverse scale: dalla maggiore per enfatizzare l’ordito creato dai poligoni o dalla fuga fino alla dimensione minore, dove i tozzetti diventano quasi tessere creando un effetto materico originale anche in spazi limitati. Ogni modulo risponde ad un’ampia gamma di gusti stilistici e di soluzioni di rivestimento sia interno che esterno.

Friul Mosaic ha firmato tra gli altri, la Cappella Mater Dei di Roma, il Foro Italico, parte della Galleria Alberto Sordi di Roma, il Santuario di Nairobi, la stazione della metropolitana di Charlesroi in Belgio; ma l’intervento più impegnativo riguarda il Santuario Nacional Nossa Senhora da Conceiçao Aparecida, a San Paolo del Brasile, un cantiere di oltre 2000 mq di superficie.

 

http://www.friulmosaic.com/