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La Meccanica contrasta la contraffazione perché “La vera impresa è combattere il falso”

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ANIMA, Federmacchine, Confindustria, Mise, Agenzia Dogane e Guardia Finanza per munire le aziende di strumenti adeguati alla lotta: ben 2.838.319 pezzi meccanici contraffatti nei primi dieci mesi del 2013


Lo scorso 21 Novembre ANIMA e Federmacchine, assieme a Ministero dello Sviluppo Economico e Confindustria, hanno lanciato un grido d’allarme sulla contraffazione dei prodotti della meccanica italiana. Un seminario dai risvolti concreti dove sono state indicate da voci esperte la strada di tutela della proprietà industriale e le azioni di contrasto alla contraffazione. La partecipazione di Agenzia delle Dogane e Guardia di Finanza ha offerto alle imprese un valido supporto nel far fronte a questo ormai quotidiano ostacolo.

ANIMA aiuta le aziende della meccanica a essere consapevoli dei rischi correlati alla contraffazione e, allo stesso tempo, intende mettere a loro disposizione strumenti validi per proteggersi da azioni illecite o concorrenze sleali - dichiara Giuliana Ferrofino, Vicepresidente ANIMA con delega all’Anticontraffazione - In Italia vediamo proliferare prodotti non omologati o non certificati che inquinano un mercato già debolissimo. ANIMA contribuisce a una più alta sensibilizzazione possibile verso questo fenomeno che rappresenta un muro contro il quale è difficile muoversi e agire. È quindi importante, come in questo caso, che le associazioni riescano a trovare dei punti di contatto per agire in sinergia con le istituzioni e le forze dell'ordine così da procedere in modo coordinato e compatto. Sostenere l'anticontraffazione significa sostenere l'occupazione, la crescita dell’industria italiana, la sicurezza degli operatori del settore e dei consumatori, lo sviluppo dell'Italia manifatturiera”.

Credo che la sottostima del fenomeno contraffazione nasca proprio dalla circostanza che lo stesso è stato per troppo tempo considerato esclusiva materia degli accessori moda e, quindi, settore di pochi e del lusso – dichiara Daniela Mainini, Presidente del Consiglio Nazionale Anticontraffazione e partner nella creazione dello Sportello Anticontraffazione ANIMA - La contraffazione è, invece, un virus che colpisce il cuore di tutto il sistema legale e produttivo della nostra economia; dalla meccanica all’elettronica, dal chimico farmaceutico all’alimentare, dai giocattoli ai pezzi di ricambio. Se consideriamo che il settore meccanico è la prima voce dell’export italiano allora comprendiamo la pericolosità insita nella contraffazione in un settore così trainante della nostra economia in cui parlare di contraffazione significa parlare di prodotto non sicuro e di scarsa qualità. Il dato disaggregato dei soli sequestri della Guardia di Finanza per i primi dieci mesi del 2013 è di 2.838.319 pezzi meccanici contraffatti. Davvero molto significativo”. (per sapere di più al riguardo è possibile visionare l’intervista a Daniela Mainini pubblicata su Industriameccanica.it, “Centro Studi Anticontraffazione/Sportello Anticontraffazione ANIMA")

Hanno introdotto i lavori Giuliana Ferrofino, Vicepresidente ANIMA, anche in rappresentanza di Federmacchine, Mariano G. Cordone, Dirigente della Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione - UIBM Ministero dello Sviluppo Economico, e Marco Felisati, Vice Direttore Internazionalizzazione e Politiche Commerciali di Confindustria.
Hanno fatto seguito le relazioni del dott. Casucci dello Sportello Anticontraffazione ANIMA e di Andrea Barazzoni, Presidente Comitato tecnico Anticontraffazione ANIMA e Presidente di Fiac.
La giornata è proseguita con gli interventi degli esperti MiSE, Francesca Arra e Giovanni de Sanctis, della Guardia di Finanza, Gioacchino Angeloni e Andrea Bergamo, dell’Agenzia delle Dogane, Roberto Gherardi e Tommaso De Angelis, e dei Monopoli a tutela dei diritti di proprietà intellettuale.
I lavori si sono conclusi con la presentazione del Progetto Dogana Facile ANIMA a cura di EasyFrontier.