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Mercato Italia delle macchine terra - I trimestre 2010: - 17 %

Macchine per costruzioni di
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Macchine Movimento Terra - Ancora in frenata nel primo trimestre 17%. I numeri di un settore in crisi

Nel primo trimestre 2010 il mercato italiano delle macchine movimento terra e da cantiere ha fatto registrare un ulteriore importante calo rispetto al 2009: -17%. E’ un dato molto preoccupante se si considera che questo settore è stato colpito, già nel 2009, da un vero crollo della domanda:- 48% sul 2008, anno in cui è cominciata la crisi.

A marzo 2010 sono state complessivamente vendute in Italia 2.583 macchine movimento terra e da cantiere (non sono conteggiate in questo totale le macchine stradali quali rulli e vibrofinitrici) contro le 3.108 del 2009 e le 5.954 del 2008!

“Sono numeri che parlano da soli e testimoniano tutte le difficoltà che stanno vivendo le aziende del settore. Il mercato si è dimezzato e i segni di ripresa non sono chiari” è quanto afferma l’Ing. Amedeo Esposito, Presidente di Cantiermacchine. Anche le attese sul decreto incentivi, varato dal Governo per sostenere i consumi, prosegue l’Ing. Esposito, sono sfumate e il decreto non ha avuto l’effetto sperato; “e ciò, a causa dell’esiguità delle risorse allocate, finalizzate a due settori molto diversi tra loro, quello delle macchine agricole e quello delle macchine movimento terra e alle modalità di accesso e di erogazione del contributo”. “Una situazione difficilissima che sta mettendo a rischio l’esistenza stessa di aziende e migliaia di posti di lavoro, con la crisi economico-finanziaria che mette sempre più in ginocchio le imprese del settore”.

Secondo l’Ing. Esposito occorrono misure urgenti per evitare una paralisi totale, “siamo molto preoccupati per quello che potrà succedere nella seconda metà dell’anno, se non ci saranno decisioni rapide e programmi attuativi efficaci: non promesse, servono i fatti. Occorre procedere alla modernizzazione del Paese attraverso riforme forti e non più dilazionabili.”.

Le priorità indicate da Cantiermacchine:
• Sbloccare le risorse per le infrastrutture, accorciando i tempi dettati dalla burocrazia e dando priorità agli interventi diffusi sul territorio che favoriscono un veloce accantieramento.

• Garantire i pagamenti dovuti alle imprese dalla Pubblica Amministrazione per i lavori eseguiti, anche attraverso un intervento della Cassa Depositi e Prestiti.

• Prevedere una deroga al Patto di Stabilità interno per i Comuni virtuosi limitatamente agli investimenti infrastrutturali.

Per Cantiermacchine è fondamentale, soprattutto in questo momento difficile di mercato, garantire la rappresentatività ed il sostegno alle imprese del movimento terra da parte delle Associazioni di settore, l’impegno su programmi comuni che ne possono rafforzare i risultati, la visione completa del mercato che è la base necessaria per fare le opportune azioni sia all'interno che all'esterno verso le Istituzioni.

A livello territoriale il mercato delle macchine movimento terra e da cantiere ha registrato una flessione al Nord (-22%) molto più marcata che non al Sud (-7%).

Cantiermacchine rappresenta a livello nazionale le imprese di importazione e distribuzione di macchine movimento terra e per l’edilizia e fa parte della Federazione Ascomac.