Una tettoia in legno: a cosa serve?

Lo scopo principale di una tettoia è quello di coprire l'ambiente su cui insiste la propria superficie, ma non in modo totale in quanto lo stesso è aperto almeno su tre lati allo spazio circostante. Di conseguenza la tettoia in legno è una vera e propria costruzione che è destinata, da un punto di vista sia estetico che di sostegno, a poter esclusivamente coprire uno spazio che altrimenti risulterebbe completamente aperto. La sua struttura di base è molto semplice in quanto è costituita da colonne, che possono essere sia di legno che di pietra o di altro materiale, su cui poggia una copertura la quale può essere anch’essa di legno o di altro materiale come ad esempio tegole, plexiglass o vetro.

La tettoia quindi è da considerare un vero e proprio elemento edilizio che consente la protezione di un’area che normalmente sarebbe alla mercé degli agenti atmosferici in quanto completamente aperta; questa può essere utilizzata per degli usi accessori oppure come godimento di spazi di pertinenza mediante una protezione che può essere più o meno marcata. Una tettoia in legno di conseguenza può essere adibita a diverse tipologie di utilizzo, dalla protezione dalle intemperie e dal sole dello spazio che normalmente è adibito ad altri usi alla copertura di un’area più o meno estesa che si trova lungo un muro perimetrale di un edificio; nel primo caso un normale utilizzo della tettoia è quello di coprire l’area destinata al parcheggio della propria autovettura mentre nel secondo caso la copertura della porta principale di accesso all’abitazione.

Le caratteristiche principali di una tettoia sono fondamentalmente due: la prima è che, al contrario delle pensiline, è una struttura che crea del volume aggiuntivo e che, in considerazione delle sue peculiarità costruttive, non è valutata come rimovibile per cui per poterla costruire è necessaria un’apposita autorizzazione da parte del Comune di appartenenza. La seconda è che, per definizione, deve essere aperta almeno su tre dei suoi quattro lati; l’eventuale chiusura di almeno due dei tre lati di una tettoia, anche se in modo temporaneo o rimovibile, porta la trasformazione della tettoia in veranda, con conseguente abuso edilizio, in quanto si aumenta il volume catastale utilizzabile creando di conseguenza un ulteriore ambiente che deve essere eventualmente sanato.

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