Guida VMC

Quali tipologie di ventilazione meccanica controllata esistono?

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Il sistema più efficace per il riscaldamento e il ricambio continuo d'aria degli ambienti domestici di ultima concezione è attualmente rappresentato dal sistema di ventilazione meccanica controllata, che mantiene un alto livello di salubrità dell'aria, purché gli edifici siano isolati a regola d'arte per evitare la dispersione di calore.

Tra le diverse tipologie, quella che in generale è maggiormente utilizzata è la VMC a doppio flusso, che sfrutta due canali per il riciclo e la pulizia dell'aria. Questo impianto è caratterizzato dalla presenza di due ventilatori e i due canali di distribuzione sono separati e indipendenti, infatti uno viene sfruttato per l'immissione dell'aria all'interno dell'ambiente, mentre l'altro si occupa dell'estrazione dell'aria dall'interno del locale. I singoli flussi sono gestiti ognuno da un proprio ventilatore dedicato. Rispetto a un sistema monoflusso, il doppio flusso è capace di trattare, riscaldare o raffreddare l'aria proveniente dall'esterno e filtrarla, per garantire così il ricambio continuo e il recupero del calore.

Negli edifici che sono ben isolati, ma che utilizzano un sistema di climatizzazione anche a basso consumo, la continua perdita d'aria fa registrare un aumento dei consumi dovuti proprio all'impianto climatico. Il recupero di calore attraverso un sistema VMC consente di godere di tutti i vantaggi della ventilazione a basso consumo energetico, garantendo finora i più bassi consumi disponibili. Per aumentare la classe energetica di un edificio, in caso di restauro si può installare un sistema di ventilazione meccanica controllata, che permette di abbassare i consumi di energia e aumentarne quindi la classe energetica.

Nello specifico, le tipologie di VMC sono tre:

  1. Ventilazioni meccanica controllata a flusso autoregolabile semplice. Il concetto di questo impianto è quello di estrarre l'aria viziata dall'interno delle zone più umide dell'abitato, come i bagni, la cucina o la zona lavanderia e d'immettere l'aria delle altre stanze come salotti, camere da letto e soggiorni, tramite ingressi esterni. La circolazione dell'aria interna è garantita dal semplice passaggio dalle fessure sotto le porte.
  2. Ventilazione meccanica controllata igroregolabile a flusso semplice. In questo sistema di VMC, l'aria pulita viene immessa nei locali grazie a ingressi dedicati. L'aria viene estratta dagli ambienti più umidi dell'abitato, ma in questo caso tramite bocchette igroregolabili che sono in grado di aprirsi o chiudersi in base alla presenza di umidità nell'aria o anche grazie a bocchette collegate direttamente all'unità di ventilazione.
  3. Ventilazione meccanica controllata con recupero di calore a flusso doppio. Come già anticipato, questo sistema si basa sul concetto dello scambio di calore. I due canali trasportano aria di temperatura diversa, quella fredda dall'esterno in entrata e quella calda dall'interno in uscita. I due flussi vengono convogliati da due ventilatori all'interno di uno scambiatore di calore che li miscela per equilibrarne la temperatura e reimmetterli negli ambienti facendoli passare da un filtro che blocca agenti inquinanti, pollini e allergeni sospesi. In questo modo si riesce a garantire un ricambio continuo e un'ottima qualità dell'aria che risulta sempre fresca e pulita, ma può anche essere riscaldata tramite un sistema di controllo e regolazione dei flussi, affinché l'impianto funga anche da climatizzatore, con il vantaggio dei bassissimi consumi e della ridottissima rumorosità.

Nel caso di un sistema VMC a doppio flusso c'è anche un ulteriore vantaggio, poiché grazie all'installazione di un recuperatore di calore, indispensabile in questo tipo d'impianto, si riducono ulteriormente i costi energetici negli edifici mediamente isolati, mentre in quelli più datati si riesce a eliminare muffe e altri agenti dannosi per la salute.

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