5 cose che devi sapere prima di installare l'ascensore

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L'installazione di un ascensore in un condominio di nuova costruzione è un obbligo di legge. L'adeguamento di uno stabile con più appartamenti può solamente aumentare il valore e l'estetica dell'edificio sia che tu scelga di montare un elevatore ad uso esterno oppure interno. Il montacarichi o mini-ascensore domestico migliora la qualità della vita in casa, agevolando quelle operazioni che solitamente affaticano spalle e schiena. In ogni caso, per tutte queste esigenze, è importante conoscere alcune regole fondamentali, riassunte in appena 5 punti.

1) Regole basilari

L'amministratore ed i condomini devono attenersi all'articolo del Codice civile 1124 che regolamenta la manutenzione dell'impianto e all'articolo 1120 per le innovazioni che vengono apportate al condominio. La legge pertanto vale sia per l'installazione di un ascensore esterno che interno. Essendo un bene comune, le spese d'acquisto e di installazione dell'ascensore sono a carico dei condomini ma i costi verranno ripartiti in base alla scala millesimale.

2) Eliminare le barriere architettoniche

L'installazione di un ascensore è obbligatoria in tutte le strutture di nuova costruzione. Tuttavia, i vecchi edifici sprovvisti di questo bene, dovranno adeguarsi se a richiederne il montaggio è un disabile. La legge tutela i diritti dei disabili attraverso il Decreto Ministeriale n. 236/1989 che riconosce alle persone con gravi difficoltà motorie la possibilità di accedere liberamente non solo al proprio appartamento, ma anche a tutti gli spazi comuni del luogo di residenza e agli altri immobili dell'edificio.

3) Decreto legislativo

Secondo il Decreto legislativo n. 236 del 1989 ogni ascensore condominiale deve avere delle dimensioni standard. In riferimento ad un impianto da installare in una struttura di nuova costruzione le dimensioni minime della cabina non devono essere inferiori a 130x95 cm, l'apertura deve essere non meno di 80 cm ed il pianerottolo di riposo esterno alla cabina non inferiore a 150x150 cm. Nel caso, invece, dell'adeguamento di un vecchio stabile, le dimensioni minime della cabina saranno di 120x80 cm, l'apertura della porta deve essere di almeno 75 cm ed il pianerottolo esterno di riposo di 140x140 cm. Sono d'obbligo le porte automatiche o comunque scorrevoli. I tempi di apertura devono essere impostati a 8 secondi mentre quelli di chiusura a 4 secondi. L'allarme sonoro per la sicurezza dei passeggeri deve essere posto ad un'altezza accessibile a tutti, anche ai disabili (circa 110-130 cm).

4) Installazione dell'ascensore esterno

Nel caso di una struttura condominiale bisogna ottenere tutte le autorizzazioni necessarie. Alcune volte, l'installazione di un elevatore esterno risulta anche meno complicata rispetto a quella di uno interno condominiale. Da un punto di vista burocratico richiede qualche lavoro in più in quanto, la struttura portante dell'ascensore, che ne consente la salita e la discesa proteggendolo dagli agenti atmosferici, va a modificare in qualche modo la struttura e l'estetica del palazzo. Per cui, come si accennava in precedenza, è importante presentare la CILA, cioè la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata, completa di tutti i disegni del progetto e di tutte le motivazioni del caso.

5) Aumento del valore di un immobile

L'ascensore aumenta di circa il 20% il valore di una casa, sia singola che condominiale. Più si sale di piano e di conseguenza più aumenta il valore dell'appartamento. Anche il costo delle installazioni cresce in base ai livelli di uno stabile, tuttavia, in Italia è possibile richiedere delle agevolazioni fiscali e degli sgravi con delle riduzioni dei prezzi del 36% fino al 50%, che verranno ammortizzati nel tempo. Nel nostro Paese sono ancora pochi gli immobili con ascensore. Pare che dipenda dalla regione d'appartenenza. Al Sud le case sono più basse, costituite da non più di 3 piani perfettamente fattibili a piedi per cui non richiedono l'installazione di elevatori.

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