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Laminato: cos’è e come sceglierlo?

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Un prodotto nato negli anni Novanta

Negli anni Novanta si è avvertita l’esigenza di inserire nel settore della pavimentazione (soprattutto per negozi e strutture professionali) una nuova soluzione che avesse quale principale tratto caratteristico l'estrema convenienza dal punto di vista economico e la capacità di ricreare l'effetto legno. Partendo da questa esigenza è nato il laminato spesso conosciuto anche con il termine di finto parquet. I primi esempi di pavimento in laminato presentavano delle doghe incastrate con precisione tra di loro per ottenere una rivisitazione "povera" del parquet ma in ragione del crescente successo, si è dato avvio ad un processo di costante miglioramento della qualità portando i pavimenti in laminato ad essere apprezzabili anche per estetica e durata nel tempo.

La controbilanciatura

Tecnicamente il laminato, seppur presenti una considerevole parte realizzata in legno, non può essere denominato parquet in quanto è necessario che lo strato più esterno in legno abbia uno spessore quantomeno pari ai 2,5 mm. Il laminato, invece, presenta una struttura e una composizione molto differente formata da ben quattro strati. In particolare, viene realizzato con uno strato più profondo chiamato controbilanciatura sul quale si poggia il vero e proprio pannello in legno che per la precisione può essere in HDF o MDF. La controbilanciatura è una parte molto importante del pavimento in quanto deputata a mantenere in equilibrio tutta la struttura per cui la soluzione migliore è quella di prevederla della stessa tipologia di materiale con cui è fatto il pannello in legno.

Il pannello in legno

Passando al pannello in legno che si trova sopra la controbilanciatura, c'è da sottolineare che l’HDF sia un materiale costituito da una fibra in legno ottenuto attraverso il riutilizzo di scarti di lavorazione oppure di pezzi in legno che sono stati ottenuti dal riciclo (un prodotto che dunque tutela l’ambiente).

I pezzi di legno riutilizzati e riciclati vengono compattati attraverso una forte pressione esercitata con appositi macchinari allo scopo di ottenere un profilo che non presenti al suo interno i cosiddetti e nefasti vuoti d'aria. L’HDF ma anche il MDF che è un materiale duale, presentano delle ottime caratteristiche ed in particolare sono degli straordinari isolanti termici ed acustici. La principale differenza tra una tipologia e l'altra sta nella densità ed in particolare l’HDF gode di alta densità essendo almeno pari a 800 Kg su metro cubo mentre l’MDF ha una densità che ricade all'interno di un range che va da un minimo di 500 kg fino ad un massimo di 800 Kg su metro cubo.

Stampa dei decori e l'Overlay

La composizione del laminato, oltre a presentare nella zona più bassa un primo strato di controbilanciatura e un secondo strato rappresentato dal pannello di HDF o in MDF a seconda della qualità, vi è un terzo strato ossia la stampa dei decori. Con questo strato si permette di donare l'aspetto estetico cercato al laminato, ad esempio, si può pensare di ricreare le classiche venature del legno oppure ottenere soluzioni differenti. Infine c'è un quarto ed ultimo strato conosciuto con il termine di Overlay. È particolarmente importante in quanto deputato alla protezione degli altri strati interni per assicurare anche impermeabilità. Tuttavia è bene ricordare come in commercio vi siano laminati che presentano anche un quinto strato conosciuto col termine di materassino.

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