Guida Intonaco e Malte

La manutenzione dell'intonaco esterno

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L’importanza dell’intonaco per esterni

Quando si costruisce una parete di mattoni o pietre occorre assicurarsi che questa sia ben protetta dagli agenti esterni. Per questo motivo non può mancare l’intonaco, una miscela di malta e inerti che, stesa sui materiali di supporto, può migliorare la resistenza del muro. Tuttavia, non basta dare una passata per essere sicuri di proteggere l’edificio, ma è opportuno provvedere a un’attenta manutenzione e intervenire prontamente in caso di problemi. Altrimenti, l’intonacatura potrà essere soggetta a danni anche molto estesi, e sarà necessario un intervento più esteso e costoso. Il problema del degrado delle malte è molto sentito nelle case disabitate, dove i muri non vengono mantenuti nella maniera corretta e si presentano in questo modo diverse problematiche che un futuro inquilino dovrà affrontare.

Fattori di degrado dell’intonaco per esterni

Ci sono diversi processi che possono provocare una degradazione in un intonaco soggetto agli agenti esterni: vediamoli nel dettaglio.

  • Umidità e infiltrazioni: l’acqua è uno dei nemici più agguerriti degli intonaci. Può dare adito a gravi mancanze come macchie, croste saline e muffe. Se ci sono delle infiltrazioni di umidità il muro può subire danni strutturali oltre a quelli estetici, questi ultimi particolarmente sgraditi su intonaci esterni decorati o di importanza storico-artistica.
  • Eccessiva secchezza: viceversa, anche la mancanza di umidità può diventare un problema grave per le intonacature esterne. Soprattutto in caso di impiego della malta grassa, infatti, si possono creare alcune fessurazioni che compromettono la struttura del muro mattoni.
  • Scosse e urti: gli sforzi meccanici sono una delle prime cause di degrado dell’intonaco, che può essere danneggiato da scosse di terremoto o colpi voluti o accidentali. Purtroppo non sempre è possibile contrastare con efficacia questi danni, in quanto sono piuttosto imprevedibili e si manifestano senza preavviso.

Tecniche di indagine per l’intonaco

Per contrastare il degrado degli intonaci o individuare la sua causa sono disponibili diverse tipologie di indagine che permettono di arrivare alla radice del problema per agire di conseguenza. La più importante è senza dubbio la termografia, una tecnica abbastanza semplice che permette, tramite un rilevatore di calore, di tracciare una mappa del muro dove si possono individuare alcuni punti più freddi che nascondono probabilmente una macchia umida. Ancora più precisa (ed esosa) è l’endoscopia, dove una piccola telecamera viene calata negli strati attraverso un micro foro. Tuttavia, in questo caso occorre tenere presente che l’endoscopia è una tecnica invasiva che prevede un danno, anche se minimo, della parete: per questo motivo è consigliata solo in casi dove la diagnosi di degrado risulti difficile da formulare solo tramite termografia.

Generalmente, ci si può rivolgere anche a delle tecniche più "casalinghe", come l’analisi visiva attraverso l’utilizzo di una lampada particolarmente forte. Questo metodo, benché estremamente semplice, è già un ottimo modo per tenere sotto controllo il muro, e intervenire nella maniera corretta in caso di criticità. Di solito, una volta localizzata l’origine del degrado, è possibile stendere altri strati di intonaco dalle proprietà impermeabili o costituito da elementi che permettono di rafforzare la struttura.

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